Vittorio Corcelli. Anima jazz

Articolo pubblicato su “Rimini In Magazine” (dicembre 2007)
Una voce calda, profonda, che ha fatto sognare intere generazioni. Chi non conosce il timbro di Vittorio Corcelli? Chi non l’ha applaudito negli oltre sessant’anni di carriera col microfono in mano?
Ma anche se ama definirsi semplicemente "cantante di jazz", Vittorio non è solo questo. E’ stato attore, direttore artistico, conduttore radiofonico e televisivo: un uomo di spettacolo a tutto tondo.
Nato a Fano nel 1928, approda a Rimini nel 1941, dove respira subito aria di palcoscenico aggregandosi alla Filodrammatica diretta da Pierino Rosa, grande attore di prosa. In tempo di guerra Vittorio e compagni organizzano recite per i feriti ricoverati nelle colonie fra Rimini e Riccione trasformate in ospedali. Quando arrivano i bombardamenti Vittorio fugge con la famiglia a Villa Verucchio, dove incontra il maestro Pazzini, musicista e autore di operette per ragazzi, che organizza “L’ora del dilettante”, un concorso canoro per esordienti e lo fa debuttare come cantante.
Da qui parte un percorso sempre in crescita, che lo porta in giro per il mondo e nei migliori locali del tempo.
“Nell’immediato dopoguerra – spiega Vittorio – la gente aveva una voglia matta di rimettersi in pari e di divertirsi il più possibile. Il coprifuoco era dalle otto di sera alle otto di mattina: i giovani entravano nelle sale da ballo improvvisate ovunque per uscirne, sfiniti, dodici ore dopo! In quegli anni cantavo col gruppo ‘Betti Melody and Swing’. Si pensi che dal ‘45 al ‘49 il ridotto del Teatro Galli ogni sabato sera era frequentato da un migliaio di persone. Stessi numeri la domenica pomeriggio e la domenica sera.”
Quanti riminesi si sono incontrati ascoltando la voce di Corcelli?
“Moltissimi! Ogni tanto arrivavano coppie col loro bimbo dicendo: ‘Quèsta l’è colpa ad Perfidia!’, riferendosi al titolo di un successo americano di quei giorni.”
Nel 1947 Corcelli passa alla Casina del Bosco, dove canta con Bruno Martino. Poi alla Villa dei Pini di Viserba, uno dei locali più eleganti della Riviera. E poi Ferrara e Milano, dove collabora col maestro Olivieri, con Gorni Kramer, Lelio Luttazzi, Carlo Alberto Rossi. L’avventura prosegue oltre confine, comprendendo anche le navi da crociera. Tornato in Romagna nel 1966, aggiunge alla qualifica di cantante quella di direttore dei più noti dancing, fra i quali il Paradiso di Rimini e il Sirenella di Riccione. “Posso dire di aver cantato in tutti i locali della Riviera”, conferma Vittorio.
Erano gli anni in cui anche il fratello Gino, di nove anni più giovane, scomparso nel 1991, riscuoteva successo nelle trasmissioni Rai. “Ginetto è stato un cantante famoso a livello nazionale – ricorda Vittorio – Bellissima voce, sembrava Sinatra.”
Tornando al nostro protagonista, non si può dimenticare la bella esperienza radiofonica e televisiva, che a livello locale ha fatto storia. Ad iniziare dalle trasmissioni su Radio Riviera che nel 1976 ebbero un successo enorme. Così come ne ebbero i programmi su Vga Telerimini, che per anni vennero seguiti dalla Romagna intera. Come se non bastasse, Vittorio è anche attore di teatro e di cinema. Ha recitato in molte commedie con compagnie locali e ha avuto ruoli di primo piano in film come “Rimini Rimini”, “Il mestiere delle armi”, “Facce affittasi”, “Il bambino sull’acqua”.
Chiusa da qualche tempo la parentesi del Publiphono, che ha fatto conoscere la sua voce a milioni di turisti attraverso gli annunci plurilingue diffusi dagli altoparlanti delle spiagge riminesi, il quasi ottantenne Vittorio si mantiene giovane cantando ancora con la “1^ Rimini Dixieland Jazz Band” di Rino Amore. Un sodalizio che dura dal 1991 e che ha permesso di valorizzare ancor di più il suo meraviglioso timbro swing.
“La canzone che ripropongo più volentieri? ‘Polvere di stelle’ cantata alla maniera di Louis Armstrong. Ci sono affezionato perché mi fece guadagnare le mie prime cinquanta lire!”

Vittorio Corcelli è nato il primo febbraio 1928 a Fano e vive a Viserba. Sposato con Giovanna, ha tre figli: Luciano (musicista di banjo e chitarra, che suona col padre nella “1^ Rimini Dixieland Jazz Band”), Massimo e Marina. E’ nonno sei volte.

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