A domanda rispondo

Lo stimolo dell’amico Antonio (Montanari) è per me un invito a nozze. I tema da lui proposto è oggettivamente complesso. Anche per questo, oltre che per stile abituale, non mi metterò a pontificare. Mi basterebbe essere in grado di lanciare qualche fascio di luce che, pur non paragonandomi al sole, è sufficiente a diradare un po’ l’oscurità e permettere un cammino meno a rischio. Così potevo intitolare correttamente queste righe: “Accontentatevi di una torcia elettrica!
Per quanto percepisco, e per quel po’ di storia della Chiesa che ho studiato, quest’ultima è tanto più spinta ad incarnarsi nel sociale (potrei dire anche nel materiale) quanto più si sente disperata e perde fiducia nel patrimonio spirituale-antropologico che Gesù le ha lasciato.
Oggi ritornano in primo piano i “bagni di folla”. Cosa oggettivamente buona, ma insufficiente a fungere da fondamento e giustificazione della sua presenza feconda nella storia.
Un tempo avevamo lo stato Pontificio ed il Papa-Re: anche questo voleva dire qualcosa! Erano i re e gli imperatori ad essere incoronati dal papa, e non viceversa. In un regime di Cristianità (almeno una volta si chiamava così) il suo ruolo, anche politico, risultava centrale. A degno ornamento di tale posizione si moltiplicavano costruzioni grandiose (pensate a San Pietro a Roma) e ci si accaparrava il supporto, certamente indiretto, di famosi artisti come Michelangelo, Bernini. Raffaello e via discorrendo.
In termini sintetici la tanto malaugurata cultura dell’Immagine della Chiesa ufficiale rischiava di farla da padrona.
Non era peccato ciò che si è fatto (gli amanti dell’arte la considerano una grazia), ma piuttosto la gerarchia dei valori adottata e l’evidente carenza di fede sottesa.
Per fortuna la Chiesa non si esaurisce nei Papi, nei Cardinali e nei Vescovi. C’è sempre stato qualche san Francesco a rompere le uova nel paniere. Ironia vuole che tali personaggi, da vivi giudicati male e pure perseguitati, da morti sono stati fatti santi e il loro culto inserito “con gioia” nella succitata filosofia o logica dell’Immagine. Ultimo esempio eclatante e arcinoto è quello di padre Pio. Vessato pesantemente da vivo, oggi conta un numero stragrande di devoti, che regolarmente si recano a San Giovanni Rotondo. Bel business, quello di San Giovanni Rotondo! E per di più immune da problemi.
Quanto ho detto può indurre a pensare che io ritenga Papi, Cardinali e Vescovi tutti della m.......! Vi assicuro che non sono così semplicista. Papa Giovanni non mi dispiace, neppure il cardinale Martini o il vescovo Oscar Romero. Anche fra loro si trovano numerose eccezioni... Gesù non abbandona mai del tutto la Sua Chiesa!
Non penso neppure, come magari faceva Lutero, ad una insanabile dialettica fra Istituzione e Carisma. Ne sorgerebbe una Chiesa di “battitori liberi”, all’apparenza più agevole da gestire, in realtà con prospettiva certa di finire nel casino... “Ognuno pensa per sé e Dio per tutti!”
Dove vanno a finire così le parole del Maestro: “Da questo riconosceranno che siete miei discepoli, se vi amerete l’un l’altro come Io vi ho amato”?
La struttura tende insensibilmente a concedere il primato alla politica, e come Machiavelli insegna, la politica è fatta anche di compromessi, di menzogne, di prese per i fondelli. In parole sintetiche, di forza!
Gesù si è considerato l’Agnello di Dio. Il politico, anche ecclesiastico, preferisce fare il leone...

di Piergiorgio Terenzi - 31 luglio 2008

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