Cicciopelatite e morbicella contro i costruttori riminesi

Come già detto in About me, una delle attività preferite di Maria Cristina giornalista è quella di trasformarsi in Regina Cristella (la miglior cura contro la malinconia). In tale veste invento favole e mi piace raccontarle ai bambini andando anche nelle scuole elementari, invitata dagli insegnanti.

La  propensione al raccontar storie – che non significa affatto che io creda sempre a quelle che mi raccontano gli altri, specialmente i politici, anzi! – deriva dall’età dell’adolescenza, quando facevo parte nel gruppo Scout di Gatteo a Mare, costola del mitico Cesena 3° di Edo Biasoli.

I miei lupetti, oggi adulti e vaccinati, probabilmente ricordano ancora le storie di Mowgli raccontate attorno ai falò, quando passavamo serate intere del campeggio in montagna a rivivere la vita del branco così come scritta da Kipling…
“Le fiabe – diceva la maestra Carla di Viserba ai suoi ragazzi presentando Cristella all’interno del progetto Psicantropos – aiutano a comprendere la realtà.”
A questo ho pensato quando ho ritrovato, nei file archiviati sotto il titolo “Progetti con le scuole riminesi”, un testo scritto a più mani nel 2001. Ero andata a conoscere i ragazzi della seconda B, alla scuola elementare Decio Raggi di via Matteotti. Entusiasti dell’opportunità  di conoscere personalmente Cristella (“Regina felice, perché diventata una vera scrittrice”), si lasciarono coinvolgere nel gioco delle parole libere. In una sorta di brain storming, vennero fuori mille spunti ed idee per un racconto. Gli ingredienti? Loro stessi protagonisti (cercando di nominarli tutti), la maestra, il maestro e la direttrice, la bidella, il vigile davanti alla scuola, il loro quartiere, i cattivi di turno…
Sono passati cinque anni, ma “Il nostro sogno colorato” è ancora attuale. Sarà perché si  parlava anche di costruire una fabbrica al posto del Parco Marecchia?

Niente paura: anche se non del tutto impossibile, con l’aria che tira a Rimini e dintorni, tale eventualità venne combattuta dai ragazzi della Seconda B, che fecero scappare i costruttori a colpi di morbicella e cicciopelatite!
Meditate, costruttori riminesi, meditate….

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