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“Tempo dedicato” per un regalo fatto con le mie mani

Dedicare tempo agli amici significa anche creare qualcosa di originale solo per loro. Certo, andare a comprare un regalino in un negozio o in una bancarella richiede sempre tempo (e spesa).

Ma vuoi mettere, se una mezzora la impieghi sferruzzando, tagliando o incollando un oggetto destinato proprio a lei o a lui, a quella persona che, mentre crei, non riesci a toglierti dalla testa e dal cuore?

“Tempo dedicato” è un po’ più prezioso: vale un abbraccio grande. Continua a leggere

Uncinetto e buste di plastica per un cestino ecosostenibile

Cristella, sabato scorso, è tornata a casa dalla spesa slow al mercatino di Viserba con 5 (dicasi cinque) sportine di plastica gialle. Un mea culpa è d’obbligo, prima di tutto, per non essersi ricordata di portare con sé le sporte di tela o quelle da riutilizzare.

Allora? Forse con l’idea di farsi perdonare dall’amica blogger Danda, paladina della filosofia del “rifiuto zero” o forse stimolata dal fatto che casualmente le borsine erano tutte dello stesso bel colore giallo carico… ebbene, la Regina super impegnata, sempre con mille cose da fare, da scrivere, da pastrocchiare… s’è cimentata in un lavoro di alto concetto. Un  pomeriggio di creatività ecosostenibile, si potrebbe definire.

In pratica, da cinque buste di plastica che prima o poi sarebbero finite fra i rifiuti, Cristella ha tirato fuori un oggetto che potrà essere utilizzato anche per anni: un portamollette da bucato, resistente alle intemperie, fatto all’uncinetto. Non ci credete? Guardate qua.

le sportine ancora intere

Prima di tutto, lavorando di forbici, si deve trasformare ogni busta in una striscia lunga, alta circa un dito, che viene raccolta in un gomitolo.

Poi, usando un uncinetto piuttosto grosso, si inizia a lavorare a punto alto e catenelle. Prima si fa la base tonda, lavorando in cerchio e aumentando ogni giro (per tre o quattro giri).

il cestino finito

Raggiunta la misura desiderata per la base del cestino, si continua a lavorare in tondo ma senza aggiungere più maglie alte. In questo modo si ottiene il bordo del cestino. Si termina uncinettando il manico, che servirà per appendere il cestino al filo o allo stendino. Potrà piovere, nevicare, tirare il vento, ma questo oggetto resisterà.

Ecco, il mio regalino è già nelle mani di Danda. Che sembra aver apprezzato…

Porta la sporta

Due elementi dell’effetto ferie: il primo è che Cristella fa la spesa slow (non quella di corsa al supermercato) tutti i  giorni invece che solo al sabato; il secondo è che durante questi acquisti, che comprendono una fermata dal panettiere, una dal fruttivendolo, una dal macellaio/salumiere e una in pescheria, si fa collezione di sacchetti di carta e di plastica.

porta la sporta

Ci sono giorni che porto a casa cinque borsine di plastica e sette sacchettini di carta. Che fine fanno questi contenitori? Tutti in uno sportello della cucina, accuratamente ripiegati, in attesa di un riutilizzo. Di solito finiscono nel bidone, per raccogliere la spazzatura indifferenziata. Per i sacchetti di carta il destino è fare da base per alcuni lavoretti in cucina, come l’impanatura delle cotolette o qualcosa del genere.

Ma però che spreco!

In questi giorni di ritmi tranquilli ho provato ad andare a fare la spesa portando con me i sacchetti già usati. I negozianti hanno già capito: quando dico “no, la borsa non mi serve”, mi guardano un po’ sorpresi e mi rispondono subito “grazie!”. E poi ci sono anche delle belle borse di tela, tra l’altro molto belle e resistenti.

Non è per i 10 centesimi del costo: il gesto ha un valore ben più grande.

Allora, perché non lanciamo anche a Rimini la campagna “Porta la sporta”?

Ecco cos’ho trovato nel sito dell’iniziativa. Continua a leggere