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Cristella in cucina: torta di cioccomentacocco

Ecco il regalo di Ferragosto della mia amica Paola.

 

 

 

 

 

 

Torta di cocco e menta (di Paola Tognacci).

INGREDIENTI

2 yogurt al cocco da 125 gr
180 gr di farina 00
50 gr farina di cocco
200 gr zucchero
1/2 vasetto di yogurt di olio di mais
1/2 vasetto di sciroppo alla menta (Fabbri o simili)
3 uova
3/4 di una bustina di lievito per dolci
Nutella qb per ricoprire.ESECUZIONE

Sbatti le uova con lo zucchero, unisci gli yogurt, la farina di cocco, l’olio di semi,l a menta e per ultimo la farina 00 e il lievito.
Il composto risulterà un po’ liquido.
Versa in una teglia ricoperta con carta da forno e inforna per 35 – 40 minuti a 170°.

Quando è fredda, ricopri di Nutella. Infine spolvera con farina di cocco.

Dovrebbe stare in frigorifero qualche ora, se riesci a resistere…

In cucina con Cristella: pranzo d’inizio agosto

Non è difficile da preparare, non costa troppo, è un piatto completo, è colorato e… buono.

Può bastare, vero?

Ecco il pranzo di oggi a casa di Cristella.

Insalata tiepida con gamberetti e piccole seppie.

Ingredienti per 4/5 persone (mangione):

Gamberetti: 300 grammi

Piccole seppie già pulite: 300 grammi

n.b.: tutti e due questi ingredienti oggi erano in offerta al supermercato…

Fagiolini: 500 grammi

Patate: 300 grammi circa

2 grosse carote

1 zucchina

Mandorle spellate a filetti: circa 50 grammi

Un cucchiaio di semi di lino

Olio extra vergine di oliva

Sale

In una pentola di acqua salata bollente ho messo, in questo ordine: i fagiolini lavati e tagliati in due, le carote e le patate tagliate a tocchi piuttosto grossi, le seppioline tagliate a listarelle. Dopo circa 5 minuti di bollore, per ultimi ho aggiunto i gamberetti puliti. Avevo in frigo una zucchina: giù anche quella, tagliata a tocchetti.

Dopo aver messo gli ultimi ingredienti, deve bollire poco, non più di 5 minuti.

Ho scolato e lasciato intiepidire mentre preparavo le mandorle, tagliandole a listarelle.

Quindi ho mescolato tutto in un grande piatto di portata, aggiungendo i semi di lino e una bella irrorata di buon olio di oliva.

Portato in tavola accanto ad una fresca insalata verde e pomodori da insalata.

Buona tiepida, ma anche fredda. Io ne preparo sempre un po’ di più: verrà utile domani in spiaggia o per la pausa pranzo al lavoro.

Bon appétit a tout le monde! Av salùt!

 

Strozzapreti rosa al gorgonzola e radicchio rosso

Pronti per la Notte Rosa? Ci sono in giro ricette di vario tipo, tutte pink, o rosa che dir si voglia. Dopo aver pensato al dolce, ecco un buon primo “made in Cristella”.

Ispirata dalle piadine rosa viste in alcune fotografie e servizi Tv, ecco la pasta che più facilmente riesce a Cristella: gli strozzapreti romagnoli, che, grazie alle quasi 37mila visualizzazioni, commentati da tutto il mondo,sono diventati anche un must su Youtube (la propaganda alla nostra bella Romagna passa anche da questi canali, giusto?).

Titolo: strozzapreti rosa al gorgonzola su letto di radicchio rosso.

Ingredienti per 4 persone.

Per la pasta: mezzo chilo di farina, un uovo, una rapa rossa, un cucchiaino di olio extra-vergine, un pizzico di sale, un bicchiere di acqua tiepida.

Per il condimento: un porro, un radicchio rosso, 1 etto (o più, a seconda dei gusti) di gorgonzola, mezzo bicchiere di latte, mezzo bicchiere di olio extra-vergine, sale, pepe, parmigiano grattugiato.

Preparazione.

Si prepara la pasta come spiegato nel video. Unica variazione: un’aggiunta all’acqua tiepida di una di rapa rossa lessata a pezzetti, poi frullata direttamente nel pentolino col frullatore ad immersione.

In questo modo la pasta ha preso un bel colorino rosato (forse si può ottenere lo stesso risultato utilizzando un cucchiaio di concentrato di pomodoro, la prossima volta Cristella proverà questa variazione…).

Mentre si pone sul fuoco la pentola con l’acqua per cuocere la pasta, in una padella antiaderente si mette a scaldare l’olio e si aggiunge il porro tagliato a striscioline sottili.

Quando questo si è ammorbidito si aggiungono il radicchio rosso, sempre tagliato a striscioline, un po’ di sale e di pepe. Si lascia sobbollire, mescolando con un cucchiaio di legno, finché il radicchio appassisce. A questo punto si aggiunge il gorgonzola a cubetti e il latte. Si continua a mescolare, sempre fuoco basso. Quando la pasta è cotta, si scola e la si versa nella padella del condimento. Altri due-tre minuti, sempre mescolando. Si completa con una bella manciata di parmigiano grattugiato.

Nei piatti piani si prepara il “letto di radicchio rosso” (nome pomposo per dire, semplicemente, del radicchio crudo tagliato a striscioline sottili) e si versano gli “strozzapreti rosa al sapore di gorgonzola

Visto, si stampi: “i còmbri” son maturi

ESTERNO GIORNO. VISERBA.

Un caldissimo pomeriggio d’inizio estate. Due giovani collaboratori della nuova Frutteria “Da chi Zuclòn”, seduti all’ombra a uno dei tavolini del giardino, stanno meditando dubbiosi di fronte ad un grande cartello. Pennarello in mano, vedono passare Cristella e non perdono l’occasione.

“Cri – chiama Angelo – ci puoi dare una mano?”

Come rifiutare la richiesta d’aiuto di un bel giovanotto? Ma che vorrà mai?

“Vorremmo scrivere una cosa in dialetto, ma non siamo sicuri”.

“Proviamo. Com’è la frase in italiano?”

“Abbiamo i cocomeri più buoni”.

Beh, la prima risposta è tutta cesenate: “Avém i combàr piò bòn”.

E, invece, Cristella ha dimenticato, per un attimo, che qui siamo a Viserba e la lingua della mamma va sostituita con quella, acquisita, della suocera. ‘Còmbar’ u’n và bén, suona un po’ stonato.

Seduta poco distante, che si gode uno dei freschi e colorati aperitivi della Frutteria, c’è a portata di voce la mamma del Re Consorte, Malvina. Riminese doc, la bionda signora conferma ad Angelo: “us dìs avém i còmbri piò bòn!

Visto, si stampi! Il cartello ora fa la sua bella figura di fronte al locale e richiama i passanti accaldati. Perché, con ‘sti caldi… una bella fetta ad còmbri l’è propri quèl cu’i vò.

Ma, vogliamo approfondire l’argomento, in stile Cristella? Continua a leggere

La cucina di Cristella: oggi cassoncini con le erbe di campagna

“E’ la stagione giusta per una bella passeggiata in campagna, con coltellino e cesto al seguito, per raccogliere le erbe commestibili.”

Beh, lo confesso: questo è rimasto, per ora, solo uno dei tanti “buoni propositi”. Ma avendo da tempo in mente un progetto culinario del sabato ben definito (cioè, avete presente quando una, stressata dal lavoro d’ufficio della settimana, nel week end si rilassa pulendo casa e cucinando a più non posso?), le erbette le sono andate a comprare dal mio amico Andrea, il fruttarolo poeta di Viserba.

Già scelte, una bella sportina piena. Sono solo da pagare, lavare e cucinare.

Quindi, attrezzata con tulìr, s-ciadùr e parananza, ecco che mi sono rilassata preparando per il web i miei “cassoncini romagnoli di primavera“.

 

 

 

 

 

 

Premetto che, rispetto alla preparazione dei classici cassoni (che uno da solo è una porzione che fa cena) si impiega un po’ più di tempo. Si tratta, infatti, di una versione mignon, adatta anche per aperitivi o merende della tradizione.

Come mostrano le foto ho usato due farciture diverse: una con le erbe e l’altra con pomodoro e mozzarella. Ma le varianti possono essere altre: salsiccia e patate, erbe e formaggi, eccetera eccetera.

Certo che il classico dei classici, quello che ricorda il sapore di mamma e di infanzia, rimane quello con le erbe di campagna e con solo rosole.

Ecco, dunque, la mia ricetta, documentata con foto.

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