Archivi autore: mcm

Romagna è donna. L’importanza della memoria orale

Oggi il mio efficientissimo webmaster è riuscito a caricare nella sezione Libri un ampio stralcio di Trama e ordito, mamme che tessono la vita.

Si tratta del mio volume d’esordio, presentato nel dicembre 1999, che localmente ha avuto un successo insperato. Tanto da richiedere, già un anno dopo, una seconda edizione.

In Trama e ordito scrivo di tradizioni romagnole legate alla vita contadina, in particolare della lunga lavorazione a cui si accingeva la famiglia intera per ottenere i tessuti di canapa. Ci sono anche proverbi, modi di dire, filastrocche in dialetto.

I brani riportati sono solo in bozza: nel libro dato alle stampe, di 144 pagine, il tutto è stato sistemato e arricchito da fotografie e da un’accattivante veste grafica curata con l’aiuto delle ragazze del Ponte (la casa editrice riminese).

Questa testimonianza-ricerca ha avuto il contributo irripetibile e preziosissimo di una brava tessitrice. Mamma Pierina, che domani compirebbe 84 anni e che dal 13 maggio mi protegge, sorridendo, da un “Altrove” che mi auguro sereno.

“Quando muore un vecchio – ha scritto il più grande poeta senegalese – è come se bruciasse la più grande biblioteca del mondo”.

 

V come violette. V come Valentina.

Qualcosa di nuovo da leggere.

Nella sezione Libri da oggi c’è anche la poesia “Volevo un mazzolino di violette“, dedicata a tutte le donne.

In Articoli altri due pezzi – uno pubblicato da Il Ponte, uno da Rimini In Magazine – sulla ballerina Valentina Golfieri, giovane riminese davvero internazionale, vincitrice del premio Giovani Talenti 2006 istituito dalla Provincia.

Buona lettura!

Roberta, che voleva fare l’estetista

C’era una volta una ragazza molto carina.

Alta, lunghi capelli neri sempre curati, lineamenti e portamento quasi da modella, di carattere gentile.

La chiameremo Roberta. Il suo sogno più grande era quello di lavorare nell’ambiente dell’estetica. “Niente di più facile – le fu detto – puoi iniziare dal corso professionale per estetiste finanziato dal Fondo Sociale Europeo. Viene organizzato anche a Rimini. Corri ad iscriverti!”

Chi parlava non conosceva la ragazza da abbastanza tempo per sapere che Roberta, fino a qualche anno prima, aveva l’aspetto… di un giovanotto. In Italia, dal 1982, esiste una legge (la n. 164) che rende possibile l’intervento chirurgico per il cambiamento di sesso. Un capriccio, secondo l’opinione più benpensante. Scelta non facile, risponderei, non esente da sofferenza. Proviamo ad allontanare dalla nostra mente, per un attimo, l’immagine stereotipata delle persone transesessuali che da sempre ci propina lo show business. Vedremo vicini di casa, compagni di scuola e di lavoro, impiegati dietro uno sportello, camerieri e cuochi dei ristoranti che frequentiamo. Persone che incontriamo quotidianamente, insomma. Persone, non fenomeni da baraccone.

Dopo l’intervento si ha diritto al cambiamento anche sul proprio stato anagrafico, per liberarsi di una carta d’identità bugiarda, che non corrisponde più all’aspetto. Ma questo è un iter burocratico che può durare anche anni, provocando comprensibili imbarazzi ogni qualvolta ci sia la necessità di farsi identificare con un documento in mano. Insomma, per farla breve, Roberta non ha potuto neppure iniziare quel benedetto corso per estetista perché sulle sue carte c’è ancora “l’altro di sé” che pensava di aver cancellato, il maschio. E in questo tipo di percorso professionale gli uomini non vengono proprio ammessi…

Da storie come questa, più frequenti di quanto si possa immaginare, è nata l’esigenza di dare vita, ai vari livelli territoriali, a servizi di ascolto, aiuto, supporto, consulenza. Problematiche che riguardano anche licenziamenti ingiustificabili, vili e stupide azioni di mobbing, mancate riassunzioni. Una risposta ora c’è anche a Rimini, grazie al sindacato Cgil che il 17 maggio ha presentato un nuovo servizio rivolto a tutte le persone che nel mondo del lavoro subiscono discriminazione o violenza per motivi legati all’orientamento sessuale (gay-lesbiche) o di identità di genere (transessuali e transgender). Per approfondimenti:

http://www.cgilrimini.it/servizi/nuovidiritti.htm (sportello Nuovi Diritti presso Cgil di Rimini)

http://www.benessere.com/sessuologia/arg00/trans.htm

Qualcosa di nuovo

La Befana e il maestro dei fuochi.

No, non è il titolo di una nuova favola (anche se lo potrebbe diventare – mumble mumble – le rotelle sono già in azione…). Volevo solo avvisare che nella sezione About me sono state aggiunte due fotografie di Cristella vestita da Befana mentre racconta le sue favole  ai bimbi riminesi. Era in piazza Cavour il 6 gennaio 2005. Gli scatti sono di Venanzio Raggi, amico fotografo scomparso da poco.

Nella sezione Articoli si può leggere la storia di Antonio Scarpato, il pirotecnico viserbese “mago dei fuochi” che, fra l’altro, la scorsa estate s’è occupato dello sfavillante spettacolo di chiusura dei mondiali di calcio, dallo stadio di Berlino.

Buona lettura…

Una bella ricerca dell’Università di Rimini

Mai sentito parlare del CLAM? E’ il corso in Culture e Tecniche del Costume e della Moda all’interno della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Rimini. Qualche tempo fa ho scoperto un progetto molto interessante, che consiglio vivamente di visionare. Si tratta di Imago, laboratorio di ricerca storica e documentazione iconografica sulla memoria del quotidiano. Chi mi conosce, sa che ci sto a mollo, in questi argomenti. Fino ad ora ci sono più di 16.000 immagini, raccolte dagli studenti e inserite in un data-base, catalogate in macro-categorie. Come quando mi perdo per ore a viaggiare con la fantasia attraverso le mappe di google, ho passato serate intere a cercare fotografie, curiosa, intrecciando le varie opzioni di selezione. La sorpresa più grande? Quando ho trovato una foto di classe risalente al ’74 scattata all’Istituto Tecnico per il Turismo, quando ancora non era Marco Polo, ma succursale di quello di Firenze. Non era la mia classe, ma buona parte dei ragazzi immortalati sono stati miei compagni di scuola in momenti diversi… Chissà se qualcun altro si riconosce?