Non si possono pagare, perché nessuno avrebbe denaro sufficiente.
Si creano con mani e testa, ma soprattutto con cuore.
Richiedono tempo su tempo, col pensiero sempre rivolto a qualcuno.
La nonnitudine è anche questo: andare su Goggle Street per fotografare la facciata dell’asilo e i giochi del cortile, munirsi di uncinetto, ago e fili colorati presi dal cestone degli avanzi, raccogliendo anche ritagli di stoffa, nastri e cordoncini…
E poi, ricordando che, dopo tutto, la nonna è anche un po’ scrittrice e favolista, buttar giù una storiella. Con qualche rima, che così è ancor più bella, da regalare al nipotino, ai compagni di asilo e alle maestre.
Fatto! Perché, appunto, la nonnitudine vuole il suo sfogo…
Tempo impiegato: circa due settimane di pomeriggi e serate distolti dalla tv e dal pc (sai, che perdita!).
Costo di produzione: un paio di euro per il feltro giallo. Possibile prezzo di vendita: non calcolabile, come detto sopra. Effettivo prezzo di vendita: “agratis”.
E, magari, come compenso, solo un bacino e un battito di mani… che un’altra storia, la racconterò domani.
Ecco la storia di Bruchino Brucò e Farfalla Farfallina
per Federico e i suoi amici dell’asilo Bruco Verde
Nell’asilo del mio bambino c’è un ovino piccolino.
Bianco e bello, che carino, su una foglia fa il pisolino.
Quell’ovetto, dopo un po’, si trasforma in Bruchino Brucò.
Ha sempre fame, è mangione! Gli dò una mela per il pancione.
E allora, lo chiameremo Bruchino Brucone!
Gli dò una foglia verde e bella e lui si mangia pure quella!
Ora ha sonno, vuol dormire, dentro a un sacco va a finire.
Il suo letto è marroncino,
col lenzuolo e col cuscino.
E allora, lo chiameremo Bruchino Dormiglione!
Dorme dorme il bricconcello, poi si sveglia ancor più bello.
Apri pur con la tua manina e vedrai che sorpresina!
Guarda un po’ che bei colori!
Con le ali gialle e rosa vola in alto e mai si posa…
Vola vola per giocare con i bimbi dell’asilo.
Anche lui vuol salire sullo scivolo e poi giù giù scivolare.
Ora vola vola in alto in alto, fin sul tetto della casina.
E allora lo chiamiamo… Farfalla Farfallina.
Se la storia t’è piaciuta, manda un bacio e batti le mani.
Perché un’altra, te la racconterò domani.