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Visto, si stampi: “i còmbri” son maturi

ESTERNO GIORNO. VISERBA.

Un caldissimo pomeriggio d’inizio estate. Due giovani collaboratori della nuova Frutteria “Da chi Zuclòn”, seduti all’ombra a uno dei tavolini del giardino, stanno meditando dubbiosi di fronte ad un grande cartello. Pennarello in mano, vedono passare Cristella e non perdono l’occasione.

“Cri – chiama Angelo – ci puoi dare una mano?”

Come rifiutare la richiesta d’aiuto di un bel giovanotto? Ma che vorrà mai?

“Vorremmo scrivere una cosa in dialetto, ma non siamo sicuri”.

“Proviamo. Com’è la frase in italiano?”

“Abbiamo i cocomeri più buoni”.

Beh, la prima risposta è tutta cesenate: “Avém i combàr piò bòn”.

E, invece, Cristella ha dimenticato, per un attimo, che qui siamo a Viserba e la lingua della mamma va sostituita con quella, acquisita, della suocera. ‘Còmbar’ u’n và bén, suona un po’ stonato.

Seduta poco distante, che si gode uno dei freschi e colorati aperitivi della Frutteria, c’è a portata di voce la mamma del Re Consorte, Malvina. Riminese doc, la bionda signora conferma ad Angelo: “us dìs avém i còmbri piò bòn!

Visto, si stampi! Il cartello ora fa la sua bella figura di fronte al locale e richiama i passanti accaldati. Perché, con ‘sti caldi… una bella fetta ad còmbri l’è propri quèl cu’i vò.

Ma, vogliamo approfondire l’argomento, in stile Cristella? Continua a leggere

A Fortaleza dos Nogueiras c’è un pezzetto di Rimini

Articolo pubblicato oggi sul Resto del Carlino Rimini, con qualche variazione, ma ben 5 (dicasi cinque!) fotografie.

Non è solo speranza, ma certezza, quella che trapela dal racconto di Tiziana, Sonia e Martina, appena rientrate dal Brasile alla parrocchia Gesù Nostra Riconciliazione. Tre giorni e due notti per l’andata, altrettanti per il ritorno. Un viaggio da rompersi le ossa per verificare di persona un progetto targato Rimini: il centro educativo “Vita Nuova” di Fortaleza Dos Nogueiras, gestito da suore francescane, che accoglie centinaia di ragazzini altrimenti destinati alla strada.

“Pur vivendo in una delle zone più povere e degradate dell’Amazzonia – spiegano con una luce speciale negli occhi – i ‘nostri’ ragazzi avranno un futuro dignitoso. Sicuramente migliore rispetto al destino che avrebbero senza il sostegno dei riminesi che li seguono dal 2001. Le adozioni a distanza sono 250, 31 le famiglie a cui forniamo una spesa mensile col minimo indispensabile per sopravvivere (riso, fagioli, zucchero), 284 i bimbi da uno a sei anni nutriti con una multimistura equilibrata e periodicamente controllati per verificarne lo stato di salute. E poi c’è un ambulatorio/laboratorio di medicina naturale, Continua a leggere

Sostituire la pistola con un violino

Una festa dal significato particolare, quella che la parrocchia di Santa Maria al Mare di Viserba si accinge a celebrare nel prossimo week end.

“Momento forte nella vita del paese, come segno del rinnovamento parrocchiale – spiega il parroco, don Aldo Fonti – La festa di quest’anno avrà un occhio di riguardo verso la dimensione civile, ma soprattutto, sarà declinata sull’interculturalità.”

Il percorso, già iniziato la scorsa estate con diverse iniziative, continuerà quindi sabato e domenica con la tradizionale festa di inizio autunno della comunità.

Fra i vari appuntamenti proposti va segnalato l’arrivo dell’Orchestra Giovanile Venezuelana dello Stato Vargas, composta da 76 giovanissimi musicisti, che sabato animerà la “Messa Criolla” delle ore 18 e, alle 21, sempre in chiesa, terrà un concerto con brani del repertorio classico internazionale e altri legati alla tradizione venezuelana.

La particolarità di questo gruppo musicale?

Composto da ragazze e ragazzi giovanissimi, tutti dotati di grande talento naturale, è uno dei gruppi nati nell’ambito del “Fesnojiv”, il progetto governativo delle Orchestre sinfoniche giovanili e infantili del Venezuela fondato trent’anni fa dal maestro José Antonio Abreu.

Questo sistema nazionale delle orchestre, unico a livello mondiale, ha anche  interessato artisti del calibro di Claudio Abbado e Placido Domingo.

Non è solo un progetto musicale, ma sociale e umano.

Oggi coinvolge quindicimila insegnanti e trecento orchestre e cori giovanili. I ragazzi e bambini coinvolti sono oltre duecentoquarantamila, il novanta per cento dei quali di estrazione poverissima, raccolti dalla strada dove vivrebbero situazioni di droga e delinquenza. Ragazzi che hanno trovato nella musica una possibilità di riscatto personale e, in molti casi, diventando professionisti, un lavoro stimolante con cui riescono a mantenere la famiglia.

La scelta di Viserba per la breve tournée italiana non è casuale (l’altra tappa italiana è a Termoli, paese di provenienza del padre del direttore Domenico Lombardi, emigrato in Venezuela).

Con don Aldo Fonti esiste infatti un legame affettivo e di riconoscenza sviluppato in quindici anni di presenza attiva del sacerdote nella missione riminese nello Stato di Vargas. Collaborazione che dura tuttora con vari progetti sostenuti a distanza da don Aldo e dalla Diocesi di Rimini.

Un’ottantina di ragazzi non proprio ricchi che si accollano un viaggio così lungo e oneroso per portare la loro arte nella parrocchia dell’amico sacerdote non è cosa di tutti i giorni.

Con tale consapevolezza la comunità viserbese sta dimostrando cosa significhi la parola “accoglienza”, sostenendo in vario modo l’onerosa trasferta: dai pasti preparati da gruppi di volontari (in menu piada e lasagne), all’alloggio fornito gratuitamente o a prezzi stracciati dagli albergatori della zona.

Ognuno può fare la sua parte. E i viserbesi lo stanno dimostrando.

 

A Gambettola “I colori che ridono”

Sabato 15 gennaio, alle 16, alla sala Fellini di Gambettola si terrà un incontro con Salvatore Giannella, curatore del libro “La valle del Kamasutra” (ed. Bompiani, 2010) pubblicato per festeggiare i 90 anni di Tonino Guerra (che sarà presente all’evento). Il volume è una raccolta antologica di storie, racconti, versi e disegni di Tonino. Nell’occasione Giannella presenterà anche un documentario inedito sui retroscena di “Amarcord”, nel quale gli attori, lo sceneggiatore e lo stesso Fellini raccontano il film.

Dopo la presentazione si passerà all’apertura della mostra “I colori che ridono”, curata dall’Antica Stamperia Pascucci, che inaugura ufficialmente come ambiente espositivo il nuovo teatro comunale di Gambettola. L’esposizione comprende 20 arazzini stampati e dipinti a mano con ritocchi di stoffa colorata e 24 arazzi più grandi utilizzati per illustrare “La valle del Kamasutra”.

La mostra resterà aperta fino al 23 gennaio.

Sul legame di Fellini con Gambettola, avevo già scritto qui

Sulla collaborazione di Tonino Guerra con gli stampatori di tele romagnole Pascucci avevo già scritto qui.

Come vedete, più di un motivo per esserci, sabato! A vag m’e’ Bosch….

.. e infatti, ci sono andata. Ecco la prova:

Auguri! In attesa del 27 dicembre (sospiro…)

Auguri?

Come ricorda la mia amica Mitì (Placida Signora) in questo bellissimo post natalizio…   “Agatha Christie scriveva: ‘Natale è il giorno ideale per un omicidio’.

Sì, allora, auguri a tutti, a me per prima. “Che il 27 dicembre arrivi presto” 😉