Rimini Roma-Roma Rimini: quando la principessa chiama…

Chiama e dice: “Sono al pronto soccorso. Nulla di grave, un polso rotto, dicono che devono operarmi. Aspetto che si liberi un letto.”
Superfluo dire della tremarella che prende una mamma quando arriva una telefonata di questo genere. Ma quando il pronto soccorso è quello del Sandro Pertini di Roma (che neanche sai dov’è) e tu ti trovi a Rimini? Glielo dici quando sei già sull’E45, a Terni, perché “assolutamente stai lì, non c’è bisogno, ci sono con me gli amici…”
Però infili nella prima borsetta che trovi uno spazzolino da denti, un cambio di biancheria, le medicine che prendi tutti i giorni (fabbisogno per una settimana, non si sa mai), bancomat, telefonino e… parti. Piove, fortuna che princess n. 2 lascia su due piedi il lavoro e viene con te. Arrivi di notte, ti fidi delle indicazioni, non è poi così difficile… Roma Nord, Raccordo Anulare uscita 14, Tangenziale Est, Tiburtina, via Monti Tiburtini, Ospedale.
La trovi col braccio ingessato, nell’atrio del grande ospedale a scherzare con le tante amiche romane accorse in aiuto. “Non c’è posto per il ricovero, sono in lista d’attesa per il primo letto che si libera in tutta la città”. L’attesa è nella stanza barellati. Sulla barella, naturalmente. A dieci centimetri la piccola signora 90enne con l’Alzheimer che urla di continuo la sua solitudine e le sue rabbie verso i quattro figli che l’hanno abbandonata lì (femore rotto, nella lista d’attesa per il famoso letto libero la vecchietta ha la precedenza sulla principessa); dall’altro lato, signora 60enne con braccio operato – udite udite – barellata in quella stanzetta da 4 (dicesi quattro) giorni!
La notte insonne, che si può pretendere?
Alle dieci del mattino (è sabato) nessuna novità. Ma che aspettiamo?
“Signò, noi ce mettemmo tutta la nostra bona volontà. Avemo inviato i fax a tutti gli ospedali de Roma…”
Nessun dubbio sulla buona volontà: il viavai continuo è la prova. Ma la signora che urla è ancora lì, la principessa non ha dormito manco dieci minuti. C’è il fine settimana. Non posso lasciarla così 4 o 5 giorni.
“E se la portassi in Romagna?”
“Così rifiuta il ricovero e perde la priorità…Se proprio vuole!”
Consulti incrociati col medico di famiglia e un altro amico doctor riminese.
“Sì, se fosse mia figlia la prenderei e la porterei qui.”
Fatto. Cd con le radiografie, buon viaggio. Senza passare da casa, cinque ore dopo, stremate dal viaggio, approdiamo al pronto soccorso romagnolo… Neanche un minuto di attesa, (che fortuna!), visita di pronto soccorso con l’ortopedico che sta smontando dal servizio (ma il Cd non si riesce a leggere, prima delusione), altre radiografie, prenotazione di “visita ortopedica urgente”. Visto che domani è domenica, magari sarà per lunedì sul presto, speri. E magari qui il letto c’è, così se l’operazione è proprio urgente, almeno la principessa è già pronta qui.
Macché: la visita “urgente” sarà fra tre giorni, martedì pomeriggio. E dopo? Boh? Forse si sono scocciati che non siamo rimasti sulla barella romana…
Vabbé, si sarà capito che sono frastornata: dopo aver visto la situazione di Roma, non mi posso certo lamentare che qui l’urgenza di una ragazza con la frattura del polso dolorante e, la mano che si gonfia sia stimata in tre giorni… Sempre meglio dei fax in attesa di risposta e della barella vis-a-vis con la nonnina che urla giorno e notte (letteralmente!, l’ho vista e sentita, con grande pena e un solo pensiero: femore rotto a quell’età non è questione urgentissima?)…
Ora, almeno, la principessa – stremata dal trauma dell’incidente dal soggiorno da delirio nell’ospedale romano durato 24 ore, dal lungo viaggio in macchina – è qui, a casa, nel confortevole letto della sua stanza riminese.
E mò vado a letto pure io, che ho guidato per mille chilometri in meno di 24 ore, battendo tutti i record di resistenza su strada (con pioggia e buche che non vi dico). Rimini Roma, Roma Rimini.
Dio provvederà, cosa volete che vi dica? Speréma bén!
Aggiornamento di martedì 27 aprile: visita effettuata, medici e collaboratori attenti, disponibili, gentili. Letto trovato dall’infermiere prima che il medico gli desse l’ordine di farlo. Ricovero domani mattina e intervento giovedì.
E’ Riccione, Romagna… Stessa Italia.
Cristella per qualche giorno trascurerà il blog: la principessa webmaster, super laureata, felicemente e indipendentemente domiciliata a Roma da quasi cinque anni è pur sempre una figlia. E la mamma, quando ce vò, ce vò

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