La brèscla ad Baiètta

Il sito del “nostro” Laboratorio Urbano della Memoria (www.ippocampoviserba.it) si sta arricchendo, giorno dopo giorno, di scritti, testimonianze, fotografie…
Copio-incollo, per chi ama il dialetto, una poesia scritta nell’estate 2009 dal socio Vincenzo Baietta, insegnante in pensione (già vicepreside della Scuola Media di Viserba), che si sta rivelando una risorsa molto, molto preziosa.

La  brèscla

“L’è mèj tajè erba

quand ch’è piòv

che zughè a brèscla

e fè zinquentanòv!”

Atenti, se zugh dla bréscla!

l’è i punt chi conta.

In tòta la Rumagna us raconta che:

snò a Santarcanzul i fa a bòti

per perd la prima mena!

A Ravena, invici, ma un, cl’à fat la biscarèda

da scapè ad mena s’un do,

la ciap ‘na curtleda!

La  briscola

“E’ meglio tagliar erba

quando piove

che giocare a briscola

E far cinquantanove! ”

Attenti, con il gioco della briscola!

Sono i punti che contano.

In tutta la Romagna si racconta che:

solo a Santarcangelo fanno a botte

per perdere la prima mano!

A Ravenna, invece, ad uno che ha fatto la bischerata

di uscire di mano con un due!

Ha preso una coltellata!

2 pensieri su “La brèscla ad Baiètta

  1. Danda

    Eheheh, Baietta è un personaggio!!!
    Ed io sto facendo progressi… senza leggere la traduzione ho quasi capito tutta la poesia… e sabato ho fatto il mio primo tentativo nel fare le… piadine! 😀

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