Rimini. Quando la crisi del lavoro si sente anche in strada

“Ma insomma, Cristella, sono quasi le undici e non hai ancora terminato la rassegna stampa, questa mattina? Sbrigati, sù, che dobbiamo aggiornare Il Lavoro in diretta!”

“Porta pazienza, Coordinatore Lungocapelluto: c’è un articolo che… beh, vedi… non so se è il caso di pubblicarlo in un sito istituzionale qual è il nostro.”

“Che sarà mai, Cristella? Le regole le conosci, no? Si parla di lavoro a Rimini?”

“Sì, però…”

“Si parla della crisi globale che non risparmia alcuna categoria, alcuna zona, alcuna fascia di età? Di cassa integrazione e di stipendi che diminuiscono?”

“Beh, sì. Però…”

“Si parla di lavoro stagionale, di alti e bassi? Di rapporti, tipo quelli della Camera di Commercio?”
“Beh, sì, certo: ‘rapporti’ e ‘camere’… Però…”

“Magari c’è anche un accenno ai conflitti fra generazioni, al fatto che sono i pensionati a ‘tener duro’ e  salvare il gap dell’economia e tutte ‘ste robe che sentiamo da sempre e ovunque?”

“Sì, sì, Coordinatore Lungocapelluto. L’articolo di Monica Raschi, pubblicato oggi sul Resto del Carlino di Rimini, ha tutti gli elementi per entrare di diritto nella nostra rassegna stampa… Però…”

“Uff, Cristella… Tutti questi tentennamenti fan venir voglia di aizzarti contro Brunettik! Che ti succede, stamattina? Sarà mica la sindrome del lunedì?”

“Va bene, lo hai voluto tu, caro insistente Coordinatore Lungocapelluto. Io ti ho avvisato… Intanto, se vuoi leggerti l’articolo, clicca qui o qui.”

Morale della favola: talvolta la crisi del lavoro e dell’economia si può interpretare – senza timore di sbagliare – attraverso lo sguardo panoramico di chi sta in strada tutti i giorni (anzi, tutte le notti) a contatto con la gente e coi suoi bisogni. Bando ai ‘rapporti’ Excelsior, Istat e via statisticando: meglio ascoltare…ehm… escort e lucciole, che sono pure di moda. Loro, sì, che se ne intendono, di crisi!

Rimini è anche questo.

Av salùt!

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