In anteprima per i lettori di Cristella: favola Befana 2009

Domani pomeriggio, dalle 15 in poi, Cristella sarà impegnata – come negli anni passati – a fare la Befana per lo Ior, l’Istituto Oncologico Romagnolo. La location non è più la meravigliosa piazza Cavour come le prime volte, ma una “piazza” del Centro Commerciale Le Befane, luogo che, nonostante sia al coperto e al calduccio, Cristella ritiene molto più freddo. La regina favolista cercherà di scaldare l’ambiente con le sue favole e con le caramelle che riempiranno le tasche della sua “sottana alla romana”.
Cristella-Befana
Cristella-Befana
La favola scritta per l’occasione (ieri e l’altro ieri Cristella è rimasta impegnata al computer e stamattina ha fatto le prove di racconto ad alta voce) si intitola “Quanti anni ha la Befana?” e vuole essere la risposta a quella bimbetta che l’anno scorso, guardando il viso paffuto di Cristella, le disse: “Io non ci credo che te hai trecento anni, non sei neanche sdentata!”
Beh, cara bimba, anche la Befana è un po’ magica, no?
Ecco la favola.

C’era una volta, e c’è ancora, una vecchia signora che la notte fra il cinque e il sei gennaio scorazza sui tetti delle città a cavallo della sua scopa magica.

Ogni tanto si ferma qua e là per infilarsi giù dai camini o entrare dalle finestre nelle case dove ad aspettarla ci sono calze e calzettoni di ogni misura e colore.

Calze sempre vuote, chissà perché!

“Niente paura, bambini – dice tra sé e sé la vecchiettina – ci penso io a riempirvele, queste belle calzine… Eh eh eh!”

E mentre lo dice, la Befana spesso ride, maliziosa.

Sapete perché?

Perché a quei bambini che sono stati un po’ birichini, lei la calza la riempie, sì! Ma mica con doni e dolcetti, cosa credete? Lei ci mette tanto carbone: quasi un quintale! Ma così tanto, ma così tanto, che basterebbe a cucinare mille bistecche per tutti gli invitati alle cene della sua amica Regina Cristella.

Ai bambini bravi, invece, la Befana porta dei bei giocattoli e anche delle caramelle di tutti i gusti, che per magia non finiscono mai di uscire dalle tasche della sua sottana alla romana.

Ma voi lo sapete da quanti anni quella vecchia fa la Befana?

Beh, è vero che non è educato dire l’età di una signora. Ma noi siamo curiosi, giusto?

Ssst, ve lo dico in un orecchio, tenetelo per voi: la Befana lavora da… da… duemila e nove anni!

La notte del primo Natale, quando andò a cercare la stalla di Gesù Bambino per portargli i suoi doni, la Befana aveva più o meno cinquant’anni.

Era già vecchiettina, a dire il vero, ma mai come una signora di duemila e passa anni!

“Come fa – direte voi – una donna che ha più di duemila anni ad andare ancora sulla scopa? Non è ora che le ritirino la patente?”

Magia, magia…

Abra cadabra, sbin sbirulì,
la formula magica eccola qui.

Ecco svelato il mistero. Con queste parole, infatti, il suo amico mago Paganinvinicio, un nome che è sempre di buon auspicio, ha assicurato alla Befana che lei non invecchierà come le persone normali, perché nell’anno numero uno le ha fatto un incantesimo.

Sentite un po’…

Cara Befana, non devi aver paura,
lo so anch’io che sarà proprio dura
portare a tutti i bimbi buoni
dolcetti, pasticcini e tanti doni.

A te la notte sembra molto breve?
Fa pure freddo, con tutta questa neve!

Ma per aiutarti, sai che farò?
Per te luna e sole fermerò:
la terra più lenta girerà in tondo,
e tu andrai da tutti i bimbi del mondo.
No, non sono troppi: ce la farai!
Con la magia tante case visiterai.
Cento, mille, diecimila? No, di più!
Un milione di milioni ogni mezzora.
Sbin sbirulì, abra cadora,
credi alla magia e non pensarci più!

Dette queste parole, il mago Paganin Vinicio prese dal suo cappello un po’ di polverina di stelle e la soffiò sullo scialle della Befana.

Sbin sbirulì, abra camossa,
abbasso le rughe e il male alle ossa,
solo per te, la mia promessa:
d’ora in poi, se fiducia avrai,
solo cinquant’anni dimostrerai.

E’ tutto vero, non è una bugia,
devi credere a questa magia.
Sono sicuro che funzionerà.
Sbin sbirulì, abra cadà.

Ma… il mago Paganinvinicio era un po’ pasticcione e tralasciò un piccolo particolare.

Sì, è vero, la Befana ora avrebbe avuto sempre l’aspetto di una cinquantenne. Non si sarebbe certo lamentata di questo!

Purtroppo, però, nella fretta il mago si dimenticò di spruzzare la polverina sulle orecchie della Befana.

Forse perché queste erano ben nascoste sotto al fazzolettone…

Insomma, ridendo e scherzando, come capita a quasi tutte le nonnine, l’udito della Befana, secolo dopo secolo, diminuiva sempre di più.

All’inizio faceva solo un po’ fatica a capire bene le cose che le venivano dette. Ma poi, col passare del tempo, iniziò a combinare dei veri guai!

“Cosa? – disse a una bambina del Medioevo che le aveva chiesto una bambola di pezza – Vuoi che ti porti una carrozza? Ma come faccio a farla stare in una calza?”

Invece nel Settecento, a un ragazzino che le chiedeva un cavallo a dondolo, fece fare un bel… capitombolo.

“Io non li capisco proprio, questi giovani moderni – fu il suo unico commento – Che gusto ci sarà a farsi regalare un capitombolo!”

“Una scatola di costruzioni”, aveva chiesto trent’anni fa il babbo di Simone.

“Sì sì, ho capito, vuoi un chilo di meloni. Ma dove li trovo, in gennaio? Non siamo mica in estate!”

La mamma di Martina, invece, da piccola voleva il Cicciobello. E la Befana cosa capì?

“Un porta-ombrello? Cosa se ne farà, una bambina così carina?”

“Mi porti una macchinina telecomandata?”, chiedeva vent’anni fa il babbo di Eleonora.

“Certo che te la porto. Ma come faccio ad infilarla nella calzetta, una panchina appena pitturata?”

Dopo duemila anni, l’udito della Befana sta ancora peggiorando. Sapete? Anche la notte scorsa la vecchina ha combinato un guaio: il piccolo Mattia aveva chiesto i Gormiti e lei, neanche a farlo apposta, ha capito fischi per fiaschi e nella calzetta ha infilato… tre chili di canditi!

Eh, no! Ormai non c’è più rimedio…

Anche perché il mago Paganinvinicio sta invecchiando pure lui e ha dimenticato le ultime parole della formula magica.

Sono secoli che sta cercando di ricordarsele. Che prova e riprova…

“Dai, Befana, tentiamo con questa – diceva l’altro ieri il mago, che ancora non vuole arrendersi – Uaccadì, uaccalà, l’udito adesso ritornerà… No, accidenti, non funziona! Allora proviamo quest’altra: pinzimonio pizzicotto, quest’orecchio ormai è cotto! Uff, neppure questa! Vuvuvù punto it, chiocciolina punto com. Accidenti, ero sicuro che questa funzionava, la dicono tutti!”

E continua ancora…

Pinco pallino, pinco palletto,
cos’hai nascosto sotto al tuo letto.
Telecomando, mille bottoni,
metti l’elastico ai calzettoni.

Mangia polenta, gratta formaggio,
come profuma la rosa di maggio.
Stella stellina, capra capretta,
ma perché vai così in fretta.

Beh, lasciamo che il mago continui a cercare la sua formula magica. A noi non importa se la nostra amica Befana è un po’ sorda, vero?

Sapete che facciamo?

Invece che dirglielo a voce, il messaggio lo scriviamo qui, su questo libro:

Cara Befana, noi bambini di Rimini
ti aspettiamo anche il prossimo anno.
Ti promettiamo già da ora
che saremo tutti molto buoni.
Però, non ti devi sbagliare:
è vero che ci porterai dei bei doni?

7 pensieri su “In anteprima per i lettori di Cristella: favola Befana 2009

  1. Shaindel

    Bellissima 🙂

    Cara Befana, non devi aver paura, / Querida Befana, no hay nada que temer
    lo so anch’io che sarà proprio dura / Lo se yo también que hay mucho que hacer
    portare a tutti i bimbi buoni / llevar a todos los niños buenos
    dolcetti, pasticcini e tanti doni. / dulcitos y regalos de ensueño

    A te la notte sembra molto breve? / ¿La noche para ti es muy breve?
    Fa pure freddo, con tutta questa neve! / e incluso hace frío, con toda esta nieve

    Ma per aiutarti, sai che farò? / Pero para ayudarte, ¿Sabes qué haré?
    Per te luna e sole fermerò: /Por ti la luna y el sol detendré:
    la terra più lenta girerà in tondo, / la tierra más lento girará
    e tu andrai da tutti i bimbi del mondo. / y a todos los niños del mundo verás
    No, non sono troppi: ce la farai! / No, no son muchos, lo lograrás
    Con la magia tante case visiterai. / Con la magia, muchas casas visitarás
    Cento, mille, diecimila? No, di più! ¿Cien? ¿Mil? ¿Diez mil? No, ¡más!
    Un milione di milioni ogni mezzora. / Un millón de millones cada media hora
    Sbin sbirulì, abra cadora, / Pin pirulín, abra acabra
    credi alla magia e non pensarci più! / ¡Cree en la magia y no lo pienses más!

    Ecco il mio dono, ho tradotto in spagnolo il pezzo che mi piace di più :mrgreen:

    Tanti auguri di buon anno 😀

  2. cristella

    Shaindel!!!!! Che meraviglia! La Befana in espanol! Un bacione grosso grosso. Stanotte niente carbone, per te, anche se sei dall’altra parte del Mondo. Bacio bacio bacio!

  3. cristella

    Principessa: quando l’ho letta ai bimbi che si erano seduti ai miei piedi, la cosa più bella era l’attesa che si leggeva sui loro visi (specialmente di quelli sui 4-5 anni)… Rimangono molto incantati dalle filastrocche in rima, anche se non-sense (hai presente Rodari?). Ogni volta è sempre un’iniezione di buon umore, per Regina Cristella 🙂

  4. Cécile

    Cara Cristella,
    Complimenti per questa bellllllliiiiiiiiiissssssssssssiiiiiiiiiiimmmmmmmmmmmmmaaaaaaaaaaa favola anche se non ho più 4 anni (ma i miei figli sì 4 e 5) anch’io ero come i bambini seduti ai tuoi piedi mentre leggevo questa favola anche se da me (sono francese) non esiste più di tanto la Befana.
    Ti scrivo perché per la maestra di mia figlia mi ha chiesta se gli davo una mano a trovare una favola da raccontare / mettere in scena alla recita di carnevale con tema caramelle e biscotti !!!!Al primo tentativo di ricerca sul web ti ho trovata !!!! Ti racconto un po la storia. L’anno scorso c’è stato un periodo che i bambini tornavano da scuola pieni di caramelle……. inizio anno si può capire inserimento…. ma la cosa ha cominciato a durare un po. Certi genitori si sono un po lamentati chiedendo se si poteva evitare……. purtroppo questa faccenda è diventa soggetto di polemica a scuola (soprattutto in una classe probabilmente dovuto alle risposte date dalla maestra in riunione) Ad oggi siamo con Il gruppo dei pro CACAMELLE e il gruppo dei contro !!! Ti lascio immaginare le riunione di sezione !!!!!!!! Perdiamo mezz’ora a quasi litigare. Allora questa maestra voleva trovare un qualcosa per provare a chiudere in modo definitivo questa storia delle CACAMELLE.
    Spero che riuscirai ad aiutarmi, forse la Befana (per giustificare i suoi interventi di inizio anno da 2009 anni !!!!) ha qualcosa di già pronto nel cassetto ??? o sai darmi indizi.
    Fammi sapere qualcosa appena possibile.
    Grazie mille buon proseguimento e a presto.
    Cécile.

  5. mcm Autore articolo

    Cécile: merci beaucoup per le tue belle parole. Ho una favoletta, nel mio archivio, che potrebbe essere adatta. La devo solo un po’ modificare, perché parla di gelati (“Il gelato scoppiato”). Provo a sostituire le tue CACAMELLE al gelato e ti faccio sapere il prima possibile. Ciao! da Regina Cristella

  6. mcm Autore articolo

    Cécile, ti ho inviato con mail privata due favole: “Il gelato scoppiato” e, modificata oggi appositamente per te, “Le caramelle scoppiate”.
    Spero di essere ancora in tempo per la recita. In caso contrario, vorrà dire che le leggerai prima della nanna ai tuoi bimbi.
    Ciao!

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