La Befana delle Befane

No, non è un gioco di parole. Domani pomeriggio, in occasione dell’estrazione dei biglietti della lotteria dello Ior (Istituto Oncologico Romagnolo), al Centro Commerciale ‘Le Befane‘ di Rimini, per intrattenere i più piccoli ci sarà una signora travestita da Befana.

Con la sua scopa di saggina, lo scialle di lana, il fazzolettone e la lunga sottana con le tasche colme di caramelle.

La sedia a dondolo la porteranno gli amici per farla riposare (dopo la nottata di lavoro, è indispensabile, eh…). Lei, invece, porterà con sé un cesto pieno di gomitoli di lana colorata, per fare con l’uncinetto le roselline che andranno a formare le coperte magiche, e una grande sporta con le storie che Cristella ha scritto in questi ultimi anni ogni 6 gennaio.

Eh, sì. Avete indovinato: à Riminì, la Befanà, c’est moi!

Non posso anticiparvi la storia che racconterò domani, perché i bambini che verranno alla festa devono essere i primi ad ascoltarla.
Posso solo svelare un particolare: questa volta Regina Cristella è stata aiutata dalla Duchessa Maristella, cioè la signora Marina, madre di Diego e Gabriel, che nella vita di tutti giorni è un’imprenditrice artigiana di Viserba.

Ah, se volete capire il senso del titolo di questo post, potete leggervi la favola che avevo scritto l’anno scorso.

La Befana delle Befane

Ebbene sì, cari bambini, anche quest’anno la vostra amica Befana ha bisogno della sedia a dondolo per riposarsi… Porterete pazienza, vero?

Sapete, la vecchia signora ha passato la notte a cavallo della sua scopa volando sopra i tetti della città.

Immaginate quanto freddo ha dovuto sopportare!

Fortuna che in quasi tutte le case dove s’è fermata a lasciare i suoi doni c’era un bel caldino e un bicchiere di latte solo per lei…

I bambini di Rimini, poi, sono proprio speciali: ogni volta che arriva qui la Befana è un po’ più felice, perché si ricorda delle belle feste che tutti le preparano nelle piazze, in spiaggia, nelle parrocchie… Ebbene sì, i bambini di Rimini sono particolarmente gentili e la Befana se lo ricorda ogni anno riempiendo le loro calze fino all’orlo.

Solo l’anno scorso, arrivando sopra la città, per la prima volta la Befana ha avuto un attimo di imbarazzo. Pensava di aver sbagliato posto: sotto di lei c’era una grande insegna luminosa ad indicare un quartiere che non aveva mai visto. “Le Befane”, c’era scritto a caratteri cubitali.

“Ma come si permettono? – pensò un po’ stizzita – Solo io ho l’esclusiva! La Befana vera ed originale sono io e a nessuno è permesso usare il mio nome senza l’autorizzazione!”

Finì il suo giro sulla città di Rimini, consegnando ad ogni bambino un bel dono, ma continuò a rimuginare su questa nuova scoperta.

Quando tornò a casa, decise di informarsi su cosa fosse successo.

Chiamò così il Grillo Parlante di Pinocchio, l’essere più saggio che avesse mai conosciuto.

“Grillo, ma cos’è questa storia? – gli chiese – A Rimini tutti dicono: ‘vado alle Befane’, ‘ci vediamo alle Befane…’. Ma perché hanno messo il mio nome a questo posto? Non potevano chiamarlo ‘Babbo Natale’, ‘Pinco Pallino’ o ‘Vattelapesca’? Insomma, sono un po’ arrabbiata, questi hanno copiato il mio nome, li voglio denunciare!”

“Ma dai, dolce nonnina, non fare così – la tranquillizzò l’amico Grillo – Nessuno voleva farti arrabbiare. Anzi! Ti vogliono così tanto bene da volerti ricordare tutto l’anno, nominarti trecento volte al giorno, scrivere il tuo nome con lettere colorate in mille posti, parlare di te in ogni stagione… Pare che abbiano deciso di battezzare questo posto ‘Le Befane’ perché prima qui c’era un ristorante che si chiamava così. Ma io penso che la verità sia un’altra: neppure i grandi capi si dimenticano di essere stati bambini e, ricordandosi dei bei doni che portavi loro, hanno pensato bene di contraccambiare con questo regalo. Un posto tutto dedicato a te…”

“Uhm, sarà come dici tu – disse la Befana – Non è che han paura che una volta o l’altra gli porti una calza gigante piena di carbone?”

“Ma no, cosa vai a pensare! Guarda, per dimostrarti che tutti ti vogliono bene, ogni sei gennaio organizzano una grandissima festa. Che non è solo per i bambini, ma anche per te. Qui finalmente puoi stare comoda e al caldo a raccontare le tue belle favole, mentre i bimbi ti stanno attorno tranquilli ad ascoltare la tua dolce voce. E mentre racconti, puoi continuare a lavorare all’uncinetto, come fanno tutte le nonne. Sapessi quante coperte magiche servono ancora, per sciogliere il ghiaccio che c’è in giro… Le tue roselline di lana speciale, anche le più piccoline, sono molto preziose!”

Contenta della spiegazione del Grillo Parlante, la signora Befana il sei gennaio 2007 arrivò puntuale alla sua festa e si sedette soddisfatta sulla poltrona che le avevano riservato (proprio al centro del Centro che portava il suo nome!).

“Evviva! Altro che vecchina scalcagnata. Invece di invecchiare, ogni anno divento un po’ più importante: non solo sono l’unica vera Befana, ora sono anche la Befana delle Befane!”

E così pensando, si mise a lavorare di uncinetto di buona lena, canticchiando la sua filastrocca preferita, quella della solidarietà per chi ha freddo:

Conosci la vecchia Befana che vende la lana?

In febbraio la fila e a marzo la dipana,

In aprile e maggio, il riposo è un miraggio.

Un gomitolo sopra, un gomitolo sotto,

Con luglio ed agosto ne ha fatti trentotto.

In settembre ne ha piene le tasche,

Gomitoli qua, gomitoli là…

Mille colori di morbidi fili.

Diritti, contorti e pure ritorti,

un arcobaleno più caldo non c’è.

In ottobre son già piene tutte le ceste.

Accanto al camino, nel grigio novembre,

la dolce nonnina sferruzza, sera e mattina.

Diritto e rovescio, trecce e filé,

fa pure le frange col macramè.

E così, in dicembre, che fa un bel freddino,

tutti vorremmo il suo regalino.

Ma solo ai bimbi che per scaldarsi

non han che la mamma

la Befana porta una coperta fatta da lei.

Quando? In gennaio: la notte del sei!

7 pensieri su “La Befana delle Befane

  1. mcm Autore articolo

    Auguri alla Ponzy – mamma e a tutti i nati il sei gennaio. Primi fra tutti i super gemelli Simone e Gianni, che nella nevosa notte fra il 5 e il 6 gennaio 1979 sono arrivati nella calza di mia sorella Teresa…

  2. GiGi

    Ieri ho fatto gli auguri a mia moglie e lei ha risposto che il suo compleanno e’ la prossima settimana :O

    Vabbe’…

    Volevo portare i miei bimbi alle befane…. purtroppo l’influenza che si sono presi, ci ha bloccato ogni progetto. Sara’ per il prossimo anno.

  3. mcm Autore articolo

    Cinzy, GiGi, Princy, spero non ve la siate presa per tutto quel carbone che vi ho portato 🙂

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